On. Vincenzo Zaccheo e Patrizia Fanti: “Manutenzione, pulizia e sicurezza dei marciapiedi, in particolare quello nelle adiacenze della Cattedrale S. Marco e ripristino delle due aule dell’Asilo S. Marco. Approvata all’unanimità la nostra proposta”

Crediamo sia sotto gli occhi di tutti l’incuria nella pulizia, manutenzione (con ricadute importanti sulla sicurezza di tutti, in particolare dei bambini e degli anziani) dei nostri marciapiedi cittadini. Siano essi nel centro della città o nei Borghi, gli uffici comunali sono colmi di denunce e segnalazioni di nostri concittadini vittime di incidenti.

Nel corso della Commissione Lavori Pubblici, l’On. Vincenzo Zaccheo e la Consigliera Patrizia Fanti, hanno chiesto di intervenire, in particolare, sul marciapiede nei pressi del sagrato della Cattedrale San Marco, situata nell’omonima Piazza del centro città.

“In primo luogo, un ringraziamento va al Presidente della Commissione, Roberto Belvisi, per aver voluto calendarizzare questa nostra richiesta all’amministrazione comunale. Vi è, infatti, un fil rouge – ha detto l’On Zaccheo – che lega la storia della nostra comunità a quella salesiana. Essi furono tra i primi a giungere a Littoria. In occasione del 70° della fondazione ebbi l’onore di conferire la cittadinanza onoraria al nono successore di San Giovanni Bosco, Don. Pascual Chàvez Villanueva.

Intere generazioni di nostri concittadini si sono formati nei giardini e nelle aule dell’Oratorio Don Bosco, uno dei primi centri di aggregazione e socialità della comunità latinense. Oltre alla risistemazione del marciapiede, abbiamo chiesto di ripristinare le due aule dell’Asilo San Marco che da tempo sono inagibili e di prevedere una potatura per gli alberi che circondano la Piazza”.

“Il significato che ha la Cattedrale di San Marco – ha spiegato l’Arch. Patrizia Fanti – è inscritto nella storia di ognuno, prescindendo dal credo religioso di ciascuno di noi.

Negli anni passati si è provveduto ad un restauro coerente con l’impianto architettonico ed urbanistico non soltanto della Cattedrale in sé, ma anche della Piazza nella quale essa è edificata.

La scalinata del sagrato, fra mattonelle divelte ed erba alta, costituisce un serio rischio per l’incolumità di chi, magari più anziano, si reca alle celebrazioni presso la Cattedrale. Fra pochi giorni la nostra comunità festeggerà San Marco. Ricordo quando, di concerto con la comunità salesiana, organizzavamo festeggiamenti che coinvolgevano anche le realtà florovivaistiche del territorio e tutti i giovani della nostra città. Sarebbe bello che l’amministrazione comunale di Latina desse nuovo impulso a queste tradizioni che poi formano l’idem sentire di una comunità”.

“Ringrazio i colleghi di maggioranza per aver votato all’unanimità questa nostra proposta – conclude Zaccheo -, come anche i colleghi di opposizione. Mi riferisco, in particolare, al capogruppo della Lega Massimiliano Carnevale che, nella passata consiliatura, si è molto battuto per la permanenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’Asilo San Marco. Nel merito è intervenuto anche il Capogruppo di Latina nel Cuore, Prof. Dino Iavarone. 

Una comunità vive se tributa la giusta attenzione ai luoghi, alle storie ed alle tradizioni alla base della cultura di una città importante come la nostra.

On. Vincenzo Zaccheo

Arch. Patrizia Fanti

Centrodestra, Porta Nord: “Le uniche opere che riesce ad inaugurare il Sindaco (con tre anni di ritardo!) sono quelle progettate e realizzate da noi”

Abbiamo assistito alla passerella del Sindaco Damiano Coletta per il taglio del nastro dei 24 alloggi popolari Ater all’interno del Piano Integrato denominato “Porta Nord”.

Ci corre l’obbligo di ricordare allo smemorato primo cittadino che fa un gran parlare dei presunti disastri di “quelli di prima” che, o a sua insaputa o in malafede, ha inaugurato una piccola parte di una intera area progettata e realizzata dalle amministrazioni Zaccheo, in un periodo compreso fra il 2003 ed il 2009.

Trattasi di una riqualificazione edilizia, urbanistica ed ambientale di grande interesse, in quanto finalizzata anche alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica e servizi collettivi.

Sono previsti mc.66.500 tra residenze e servizi, il tutto su un’area estesa sette ettari che costeggiano il Canale delle acque medie. Fu pensato e da noi realizzato un ponte ciclopedonale che collega il Pantanaccio al villaggio Trieste.

Andiamo con ordine e ricostruiamo la genesi dell’intero progetto.

Nel 2003, siamo nella prima amministrazione Zaccheo, il Comune dà mandato all’ufficio urbanistica di predisporre il progetto preliminare per intercettare il finanziamento regionale di diversi milioni di euro, finalizzato alla riqualificazione urbanistica e ambientale di zone degradate.

Il 31\10\2003 viene indetta una Conferenza dei Servizi tra Comune di Latina e Regione Lazio per localizzare il finanziamento per la riqualificazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale.

La Regione Lazio con lettera prot. 178461 del 03\12\2003 esprime il proprio parere favorevole alla prosecuzione dell’iter progettuale del Piano Integrato “Porta Nord”.

La Giunta Zaccheo, il giorno stesso, con Delibera n. 813 del 03\12\2003 prende atto delle risultanze della conferenza dei servizi e dell’approvazione dei progetti preliminari da parte della Regione Lazio.

Nell’anno 2004, l’amministrazione Zaccheo predispose tutti gli atti necessari per il finanziamento da parte della Regione Lazio per realizzare due edifici in classe A, opere di urbanizzazione, parcheggi (largo Orsa Maggiore) ed un ponte in legno ciclo pedonale su Via Orsa Minore per il collegamento con Via Ezio e per il collegamento di Via Selene con Via del Pantanaccio.

Negli anni seguenti, fra il 2006 ed il 2009, la nostra amministrazione acquisì l’area posta su Via del Pantanaccio per la realizzazione di un complesso polifunzionale di circa 7.000 mq, da destinare a servizi collettivi.

Dietro corrispettivo (assai favorevole per le casse comunali) cedemmo all’Ater aree per la realizzazione tre interventi di edilizia residenziale pubblica uno su Via Selene, uno su Via Selene angolo Via del Pantanaccio ed un altro su Via del Pantanaccio angolo Via Orsa Minore.

Dunque, qual è stata, in questi ultimi anni, l’azione del Sindaco Coletta e di Lbc?

Nell’anno 2016, l’amministrazione comunale ha approvato un progetto per realizzare il “Parco Porta Nord” (già previsto nel progetto redatto nel 2004) indicando erroneamente come già acquisite al patrimonio comunale aree di proprietà di due società.

Nel 2019, come riportato da diversi organi di stampa, ad un anno e mezzo dalla fine dei lavori e dopo aver speso 7 mila euro al mese di guardiania, l’amministrazione Coletta s’era dimenticata di allacciare le utenze agli assegnatari degli alloggi popolari. L’allora Assessore all’urbanistica Castaldo dichiarò pubblicamente di assumersi tutta la responsabilità dei ritardi.

Un po’ come il Sindaco Damiano Coletta sui 4 milioni di euro persi per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di quattro scuole. Si assumono la responsabilità del loro fallimento certificando, di fatto, la totale incapacità amministrativa che li contraddistingue da sei anni a questa parte.

Questa ennesima opera di rimozione e mistificazione che fa il Sindaco, in fondo, è comprensibile: il paragone fra le nostre amministrazioni, che producevano progetti e li realizzavano, ed il mix di parole, buone intenzioni e milioni di euro svaniti nel nulla di questi sei anni è sotto gli occhi di tutti.

Lo affermano in una nota l’On. Vincenzo Zaccheo;

Il Capogruppo di FDI Matilde Celentano e i Consiglieri Comunali Andrea Chiarato, Patrizia Fanti, Gianfranco Antonnicola, Gianluca Di Cocco;

Il Capogruppo della Lega Massimiliano Carnevale e i Consiglieri Comunali Giovanna Miele, Valeria Tripodi, Vincenzo Valletta, Roberto Belvisi, Alessio Pagliari;

Il Capogruppo di Latina nel Cuore Dino Iavarone e i Consiglieri Comunali Renzo Scalco e Mario Faticoni.

Centrodestra: “Il Dott. Coletta è un mistificatore, in due mesi ha perso ben 6 milioni di euro per la sicurezza dei nostri figli e nipoti. Ci rivolgeremo al Prefetto”

La tecnica del Dott. Coletta è arcinota: quando si trova in difficoltà ricorre ad una cortina fumogena di mistificazioni per coprire i suoi fallimenti e la sua incapacità amministrativa.

Il Dott. Coletta è un mistificatore: in due mesi non ha perso “soltanto” 4, 3 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole finanziati attraverso mutui Bei. A questa cifra monstre, va aggiunto 1, 7 milioni per lavori di messa in sicurezza ed adeguamento termico di altri tre plessi scolastici della nostra città, per un totale di 6 milioni di euro rispediti al mittente!

A rendere insopportabile l’intera vicenda, è che stiamo parlando di risorse che avrebbero consentito ai nostri figli e nipoti di frequentare in sicurezza scuole che, ad oggi, non garantiscono la loro incolumità, unitamente al personale scolastico costretto a lavorare in condizioni indegne.

Il Dott. Coletta ha candidamente affermato che “vi sono altre priorità”, rifugiandosi dietro la pandemia, la guerra ed il rincaro energetico. Stiamo parlando di somme entrate nelle casse del Comune nel 2015, quando non c’erano né la pandemia né la guerra. La verità è che, a Latina, c’è un lockdown che dura da sei anni!

Il Dott. Coletta, nel corso della conferenza stampa che s’è affrettato a convocare, ha dichiarato che porterà l’intera materia in Commissione Trasparenza. Vogliamo rassicurarlo: saremo noi che la porteremo in tutte le sedi deputate, a cominciare da un confronto che chiederemo con Sua Eccellenza il Prefetto.

Il Dott. Coletta parla di indagine interna, di accertamento delle responsabilità. Non ci vuole mica Sherlock Holmes, basterebbe che il Dott. Coletta si guardasse allo specchio per archiviare il caso: l’unico responsabile è il capo dell’amministrazione, cioè lui!

Prigioniero delle metafore sportive, abituato a dare calci al pallone son sei anni che dà calci in faccia alla città. La conferenza stampa è stata condita da mistificazioni e doppia morale, ingredienti molto amati dal Dott. Coletta.

Usare l’inchiesta “Olimpia” per delegittimare l’opposizione è un vero e proprio esempio della disciplina mistificatoria in cui il Dottore è campione mondiale. Il centrodestra che oggi siede in Consiglio Comunale è del tutto estraneo a quelle vicende.

Non siamo sicuri che possa dire lo stesso il Dott. Coletta dato che, in campagna elettorale, ha beneficiato del consenso di alcuni degli attori principali di “Olimpia”. Fermo restando che la nostra cultura è autenticamente garantista, sia che si tratti di amici o di avversari, e che la responsabilità penale è personale, noi non abbiamo presentato libri con editori che “Olimpia” l’hanno conosciuta da vicino. Non abbiamo mangiato la polenta con personaggi che, secondo quanto riferiscono alcuni pentiti, compravano pacchetti di voti.

Il Dott. Coletta continua con la cortina fumogena, riferendosi allo “sperpero di denaro della Fondazione Teatro”. Noi quei personaggi non li abbiamo voluti nelle nostre liste, pur sapendo che erano portatori di un certo consenso. Li abbiamo ritrovati, invece, nel point elettorale del Dottore, nel Palazzo Comunale in piena campagna elettorale, come anche in conferenze stampa nelle quali annunciavano – apertis verbis – che avrebbero votato il suddetto Dottore.

Di più, in campagna elettorale Coletta parlando di “Latina Ambiente” l’ha definita un poltronificio. Il Presidente di quel “poltronificio” è oggi Consigliere Politico di Coletta, secondo quanto apprendiamo dalla stampa locale. La doppia morale del Dottore è impressionante!

La mistificazione continua quando il Dottore ricostruisce l’elezione alla presidenza del Consiglio Comunale di Raimondo Tiero, parlando di accordo per giungere all’elezione unanime del Presidente. Anche qui, il Dottore mistifica: il centrodestra aveva i numeri per eleggerselo da solo, il Presidente del Consiglio. Il Dottore, avendolo compreso, si è inserito in una elezione il cui esito sarebbe stato il medesimo.

Diverte che Coletta voglia spiegare all’opposizione come esercitare il suo ruolo e la sua funzione di controllo, essendo egli del tutto allergico al dissenso. Il Dottore era abituato alla maggioranza bulgara del 2016, dove in Consiglio Comunale si sbucciavano le pere e si tiravano gli sciacquoni in diretta video.

Noi lavoreremo perché si riaffermi il primato della Politica. Lo faremo attraverso tutti gli strumenti e le possibilità che sono proprie del nostro ruolo di rappresentanti delle istituzioni e dei cittadini che ci chiedono di porre fine a questi sei anni di fallimenti ed incompiute.

On. Vincenzo Zaccheo

Matilde Celentano – Capogruppo FDI

Massimiliano Carnevale – Capogruppo Lega

Dino Iavarone – Capogruppo Latina nel Cuore

Matilde Celentano (Capogruppo “Fratelli d’Italia) e Dino Iavarone (Capogruppo “Latina nel Cuore”): “Un ringraziamento ai Consiglieri Comunali Di Cocco e Renzo Scalco che, dopo aver depositato il ricorso sulle Commissioni Consiliari, torneranno a parteciparvi”

Come Capigruppo delle rispettive forze politiche e civiche d’appartenenza, sentiamo il dovere di tributare il nostro – e dell’intera coalizione di centrodestra – grato riconoscimento per l’azione coraggiosa intrapresa dai colleghi ed amici Gianluca Di Cocco e Renzo Scalco.

Avendo firmato un ricorso avverso al Tar in merito alla composizione delle Commissioni Consiliari, i colleghi in questi mesi di intensa attività politico – amministrativa hanno ritenuto di non partecipare ai lavori delle stesse Commissioni.


Con la firma ed il deposito del ricorso, la città potrà finalmente avvalersi della loro esperienza amministrativa. Stiamo parlando, infatti, di un ex Assessore Comunale (Di Cocco) e di un ex Assessore Provinciale (Scalco).


Hanno dimostrato, in questi due mesi di assenza dai lavori delle commissioni, di anteporre l’interesse generale a quello personale.


A nome dei due gruppi politici che abbiamo l’onore di guidare in Consiglio Comunale, gli tributiamo ancora una volta la nostra stima più profonda per la generosità con cui intendono l’attività politica.

Dott.ssa Matilde Celentano
Capogruppo “Fdi”

Prof. Dino Iavarone
Capogruppo “Latina nel Cuore”

Commissione Urbanistica, On. Vincenzo Zaccheo, Massimiliano Carnevale, Patrizia Fanti ed Andrea Chiarato: “La pianificazione Pua sul lato B della Marina avvenga con un coinvolgimento costante dell’Ente Parco”

In Commissione Urbanistica il centrodestra ha ascoltato con molta attenzione la relazione dell’Assessore Adriana Calì in merito al Pua ed al Piano di Costa.

Non avendo noi uno strumento regionale di riferimento, dovremmo fare di Latina la città capofila per una progettazione armonica di tutto il territorio costiero limitrofo, al fine di evitare una programmazione parziale ed incongruente.

Tante le osservazioni dei Consiglieri del centrodestra, a cominciare dall’On. Vincenzo Zaccheo: “Il lato B della Marina costituisce un vero e proprio gioiello a livello naturale, ambientale e paesaggistico. Nel Pua non vi è traccia di questa parte straordinaria della nostra Marina come, purtroppo, ancora non ci è dato sapere cosa sarà previsto in Bilancio per una città il cui sviluppo è legato indissolubilmente alla sua costa”. 

L’Arch. Patrizia Fanti, poi, esprime soddisfazione per l’accoglimento della sua proposta relativa alla pianificazione Pua del lato B della Marina attraverso un disciplinare che sia oggetto di confronto con l’Ente Parco ed ogni altra istituzione che possa esserne interessata.

La pianificazione del lato B, inoltre, non può prescindere dalla realizzazione di un piano mobilità e parcheggi per scoraggiare, quanto più possibile, l’eventualità che si lascino le automobili sul lungomare.

Il Consigliere Chiarato ha evidenziato, fra l’altro, l’opportunità che la Commissione Urbanistica possa audire, in una delle prossime sedute, la rappresentanza apicale dell’Ente Parco, per lavorare in un clima di fattiva collaborazione istituzionale.

Il Capogruppo della Lega, Massimiliano Carnevale, ha evidenziato all’Assessore Calì la necessità di svolgere un ragionamento a monte, comprendendo cioè quale tipo di turismo e fruizione della costa l’amministrazione comunale intenda promuovere non soltanto per i cittadini di Latina, ma anche per chi dovrebbe scegliere questo territorio come luogo in cui trascorrere le proprie vacanze.

On. Vincenzo Zaccheo e i Capigruppo del Centrodestra Celentano (FDI), Carnevale (Lega) e Iavarone (Lnc): “Dalle dichiarazioni del Sindaco si evince che non conosce vergogna. Quelle somme per 6 anni inutilizzate nelle casse comunali” 

Siamo rimasti basiti nel leggere le dichiarazioni che il Sindaco Damiano Coletta ha affidato ad un comunicato stampa. Dopo aver perso un finanziamento di 4 milioni di euro – 8 miliardi delle vecchie lire – per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di quattro plessi scolastici della città, ci saremmo aspettati delle scuse imbarazzate. Anche perché queste somme sono state a disposizione nelle casse comunali per ben 6 anni!

Invece il Sindaco, ancora una volta, dimostra una certa coerenza, ignorando uno dei sentimenti fondamentali dell’essere umano: la vergogna! Abbiamo letto una lunga lista di pretesti, ridicole scuse come il delicato frangente che stiamo attraversando, dalla pandemia alla guerra. Come se i Comuni italiani, di questi tempi, rinunciassero alla costruzione e alla manutenzione delle scuole comunali. Macerata, Firenze, Rieti, Piacenza, Bologna e molti altri comuni italiani stanno costruendo e/o manutenendo scuole attingendo a risorse extragettito provenienti dai numerosi bandi ministeriali ed europei. Caro Sindaco, se non ha voglia di guardare al resto del Paese, prenda esempio dal Comune di Bassiano (1.200 abitanti) dove è in costruzione una nuova scuola da 4 milioni e 700 mila euro. 

Queste le parole del Sindaco Coletta: “a volte si tratta di fare delle scelte e individuare priorità”. Dunque la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico delle scuole comunali – quindi dei nostri bambini – non costituiscono priorità assoluta per l’amministrazione comunale di Latina? Di più, il Sindaco lamenta la scarsità di risorse umane, soprattutto tecniche, di cui l’Ente dispone. Dimentica di ricordare alla città quanti ingegneri, architetti, dirigenti di grande spessore umano e professionale, hanno lasciato il Comune di Latina preferendo, in qualche caso, persino l’isola di Ponza al Comune Capoluogo. Di più, non ci risulta che il Sindaco e la sua amministrazione abbiano risposto ai bandi per il reclutamento di professionalità aggiuntive per il PNRR. La domanda sorge spontanea: come farà il Comune di Latina, con questi precedenti, a fare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una grande occasione di rilancio e crescita per la nostra città? 

Nel giro di qualche ora siamo passati dal servizio di “Striscia la Notizia” su Rio Martino a questo imperdonabile ed odioso caso dei 4 milioni di euro destinati alle scuole andati in fumo. Se non ci fosse da piangere per la nostra comunità, sarebbe tutto molto grottesco e ridicolo.

On. Vincenzo Zaccheo

Matilde Celentano – Capogruppo FDI

Massimiliano Carnevale – Capogruppo Lega

Dino Iavarone – Capogruppo Latina nel Cuore

Uffici comunali, Latina nel Cuore: «Bene la proposta di riaprirli al più presto al pubblico»

Non possiamo che essere d’accordo con la richiesta espressa dalla Consigliera comunale Daniela Fiore riguardo la riapertura degli uffici del comune al pubblico. Con l’entrata in vigore del decreto che ha sancito la fine dello stato emergenziale Covid, infatti, l’Ente di Piazza del Popolo deve al più presto riprogrammare l’accesso diretto a tali servizi, così come nel periodo pre-pandemia. 

Non solo l’ufficio TARI, ma anche quello IMU, Urbanistica, Ambiente e tutti quelli a contatto con il pubblico, in modo tale da rispondere in maniera celere e puntuale alle richieste dei cittadini. Questi ultimi, infatti, necessitano di tornare a confrontarsi direttamente con il personale degli sportelli, senza contare che la loro riapertura permetterebbe non solo di smaltire gli arretrati, ma anche di favorire una diffusione e condivisione delle informazioni più veloce – nonché un’erogazione del servizio più efficiente. 

Lo dichiarano i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.

On. Zaccheo e i Capigruppo del Centrodestra: “Conferenza Stampa Mercoledì 13 Aprile ore 11.30 al Circolo Cittadino

L’On. Vincenzo Zaccheo, unitamente ai Capigruppo del Centrodestra Matilde Celentano (FDI), Massimiliano Carnevale (Lega) e Dino Iavarone (Latina nel Cuore), rendono noto che è stata indetta una conferenza stampa mercoledì 13 Aprile, alle ore 11.30, presso il Circolo Cittadino.

L’iniziativa dei partiti e movimenti del centrodestra si è resa politicamente necessaria a seguito della pubblicazione delle relazioni del servizio Lavori Pubblici del Comune di Latina e dei Revisori dei Conti, in merito alla revoca del finanziamento di ‪4.246.363.80 euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole: “Corradini” di Via Amaseno (‪1.120.785.20 euro); “Giuliano” di Via Cisterna (‪1. 117.629.60 euro); “Prampolini” di Borgo Podgora (‪1.121.750.55 euro); “Mazzini” di Borgo S. Michele (‪886.178.45 euro).

Con Delibera di Giunta approvata venerdì 8 aprile, il Comune di Latina dovrà restituire al Miur il 20% del finanziamento anticipato al Comune, circa ‪850.000 euro.

Riteniamo doveroso rappresentare alla opinione pubblica ed ai cittadini il nostro sconcerto per l’ennesimo atto di una tragedia amministrativa che dura da ben sei anni.

Raccolta differenziata, cassonetti assenti o colmi di rifiuti: il grido d’allarme dei consorzi dell’area nord

Il Consigliere comunale di Latina nel Cuore Renzo Scalco si fa portavoce delle numerose lamentele dei cittadini appartenenti ai consorzi dell’area nord del comune che si affacciano sulla marina di Latina, i quali a più riprese hanno esposto a quest’ultimo la situazione di disagio con la quale sono costretti a convivere quotidianamente. In numerosi consorzi, infatti, il funzionamento del sistema di raccolta differenziata è altamente carente: non solo i cassonetti sono stracolmi di rifiuti e svuotati di rado ma, in alcune zone – tra le quali anche Borgo Santamaria, Borgo Bainsizza e località Acciarella –, questi ultimi sono addirittura completamente assenti, rendendo di fatto impossibile ai cittadini poter riciclare.

Chiediamo dunque all’attuale amministrazione di far fronte al più presto a questa situazione, migliorando la celerità del servizio di raccolta dove necessario e, inoltre, dotando tutti i consorzi dell’area nord del comune del numero adeguato di cassonetti, al fine di poter riciclare i rifiuti.

Lo dichiara il Consigliere Comunale di Latina nel Cuore Renzo Scalco.

Edilizia Popolare, Faticoni: «Altro che inclusione sociale, dopo 18 anni è ancora tutto fermo: così si rischia di perdere i fondi»

Nel corso della seduta della Commissione “Trasparenza e legalità” sono state affrontate alcune tematiche relative alle aree E.R.P. e al “nuovo” P.E.E.P., nonché alla situazione legata all’ex Svar. I due punti, riguardanti il tema dell’edilizia residenziale pubblica – ma soprattutto delle attività amministrative poste in essere dal Comune per consentire la realizzazione di interventi da parte dell’ATER, delle Imprese e delle Cooperative – sono in realtà alquanto datati: basti pensare che nascono entrambi nel 2004, quando I‘Amministrazione comunale rilevò l’esigenza di riesaminare le linee strategiche del PEEP commissionando il cosiddetto “Studio del fabbisogno abitativo alla luce delle prospettive economiche e demografiche del Comune di Latina“.

Siamo nel 2006 e, a seguito di quello studio, fu emanato un bando per il reperimento delle aree da destinare al nuovo PEEP, il quale definiva i criteri di valutazione e di assegnazione; inoltre, nello stesso anno fu adottato il Piano di Zona 167 della Ex Svar, con il quale si intendeva riqualificare la vecchia fabbrica di cartelli stradali, ormai degradata e in disuso e avviata a diventare una piazza di spaccio su una delle vie d’ingresso della città.

A quel bando del PEEP, risalente ormai a 14 anni fa, risposero una ventina di soggetti, ma solo tre furono quelli che poi continuarono negli adempimenti presentando le relative proposte di Piani di Zona (La Rosa, Zani e Casal dei Pini). Durante tutti questi anni è stata svolta ulteriore attività dagli uffici, fino alla individuazione dei soggetti attuatori, e si sono definiti – almeno in via previsionale e in sede progettuale – i costi di urbanizzazione delle aree (4 milioni e mezzo di euro per il PdZ La Rosa, poco meno di 1 milione di euro per il PdZ Zani e altri 4 milioni e mezzo di euro per il PdZ Casal dei Pini): tuttavia di permessi, prima di costruire, nemmeno l’ombra. Il risultato? È ancora tutto fermo. 

Dopo 14 anni di stallo, al di là degli intenti e dei progetti, di case ed opere non se ne vedono. Chiediamo dunque all’attuale amministrazione: oggi, nel 2022, qual è lo stato dell’arte del PEEP – o PdZ, che dir si voglia? I progetti delle opere di urbanizzazione sono stati approvati? Le aree sono state cedute al Comune? Ma soprattutto, perché non iniziano i lavori?

Stesso discorso vale per l’ex Svar: a che punto siamo? A chi appartiene adesso l’area? Il Comune ha la disponibilità dell’area del Piano di Zona? Se, a quanto pare, l’azione imprenditoriale – che sarebbe poi la costruzione degli edifici di quei piani di zona, con quanto consegue in termini di lavoro diretto e indotto e di offerta di alloggi sul mercato – stenta a partire, da che cosa dipende? È stato forse sbagliato qualcosa? Ma soprattutto, le risorse pubbliche destinate a queste attività sono al sicuro?

Appena due giorni fa il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, durante un incontro tenutosi nella nostra città, parlava di investimenti, sviluppo sostenibile, lavoro di qualità e inclusione sociale in un territorio in cui l’edilizia popolare è ancora completamente bloccata, il “nuovo” PEEP – che nuovo più non è – è in stallo e l’ex Svar risulta abbandonata a sé stessa: in questo drammatico scenario come si può parlare di “inclusione sociale”?  

È giunto il momento che il Comune si attivi al più presto per fungere da intermediario tra gli interessi dei privati che aderiscono alla costruzione dei progetti e quelli del pubblico, sbloccando una volta per tutte questa situazione di stallo ed evitando il rischio che i nuovi fondi messi a disposizione per l’edilizia popolare vengano destinati a realtà e comuni più virtuosi. L’amministrazione Coletta dimostri alla cittadinanza di essere in grado di intercettare quest’ultimi, affrontando tali tematiche negli Organi Consiliari competenti e agendo successivamente di conseguenza.

Lo dichiara il Consigliere Comunale di Latina nel Cuore Mario Faticoni.