Commissione Attività Produttive: il Presidente Faticoni convoca le Associazioni di categoria per il rilancio economico del territorio

La Commissione Consiliare “Attività Produttive, Turismo, Politiche per il Lavoro, SUAP, Agricoltura”, attraverso il suo Presidente e Consigliere comunale di Latina nel Cuore Mario Faticoni, ha convocato alla seduta del prossimo lunedì 4 aprile le più importanti Associazioni di categoria, al fine di confrontarsi con quest’ultime per collaborare alla ricerca di soluzioni utili al rilancio del nostro territorio.

Nonostante la congiuntura economica negativa che stiamo vivendo, fortemente influenzata da fattori quali la pandemia da Covid-19 e il conflitto in Ucraina – i quali hanno avuto entrambi effetti diretti sull’approvvigionamento del Paese e sul conseguente rincaro dei prezzi, da quello dei prodotti finiti fino all’energia e al carburante –, l’obiettivo della riunione del prossimo lunedì è quello di affrontare in maniera diretta alcuni deficit strutturali del nostro territorio, ulteriore ostacolo allo sviluppo di molti settori. 

Come già annunciato in precedenza, grazie all’ausilio del Consigliere Andrea Chiarato e di tutti gli altri membri del centrodestra abbiamo convocato le principali Associazioni operanti nel nostro territorio: Confartigianato imprese Latina, Unione Artigiani Italiani, Cons. HORECA, CNA Latina, Unindustria, CONFAPI Latina, Confesercenti, Confimprese, Federlazio, Confcommercio, Impresa, CIA, Confagricoltura, Coldiretti, CLAAI Assimprese, Confcooperative Lazio Sud, Casartigiani Latina, Confcooperative Latina, Legacoop, CC.I.AA. di Frosinone-Latina. 

Solo attraverso il confronto e il dibattito, infatti, sarà possibile mettere in campo tutti gli strumenti utili a rimuovere gli ostacoli che impediscono il rilancio economico di Latina e dintorni. Una visione che ci porterà ad un successivo incontro con gli ambulanti, permettendo anche a questa categoria di disporre a breve di un momento a loro dedicato per esprimere le proprie esigenze ai membri dell’Organo consiliare. 

Lo dichiara il Presidente della Commissione “Attività Produttive, Turismo, Politiche per il Lavoro, SUAP, Agricoltura” e Consigliere Comunale di Latina nel Cuore Mario Faticoni.

Per l’ennesima volta nessuna risposta dall’Amministrazione sulle risorse del ristoro della Centrale Nucleare e sul reperimento dell’Accordo di Programma con la Sogin

Nel corso della Commissione congiunta Lavori Pubblici ed Urbanistica, i Consiglieri del Centrodestra hanno, per l’ennesima volta, chiesto all’Amministrazione Comunale di Latina di conoscere l’entità delle risorse che, negli anni, il Comune ha ottenuto come ristoro per la presenza della Centrale Nucleare e come esse siano state utilizzate dall’amministrazione.

 Il Comune di Latina deve farsi promotore della medesima richiesta di chiarezza sull’entità e sull’uso delle risorse del ristoro anche nei riguardi della Provincia di Latina.

“Abbiamo anche sottolineato – dichiarano in una nota i Consiglieri Comunali – la necessità di reperire l’Accordo di Programma sottoscritto fra il Comune di Latina, la Sogin ed i vari Ministeri competenti. Tale accordo, infatti, fu un esempio di cosa significasse la programmazione politica ed amministrativa, oltre che una dimostrazione di sinergia istituzionale fra il Comune di Latina (rappresentato dal Sindaco, On. Vincenzo Zaccheo e dall’Assessore all’Ambiente, Arch. Patrizia Fanti) ed i principali Ministeri economici italiani.

È incredibile che il Comune di Latina, come ci ha confermato in Commissione l’Assessore Caschera, non sia in grado di reperirlo nel suo archivio.

Della rilevanza di quell’Accordo di Programma sono testimoni i Dirigenti dell’epoca e chi, a vario titolo politico ed istituzionale, si è succeduto nell’Amministrazione Comunale. Infatti, tra le altre cose, esso prevedeva lo spostamento del depuratore da Foce Verde (a circa 10 metri dalla battigia e in un’area che prevede, come stabilito in Regione Lazio in sede di Piano dei Porti, la realizzazione del Porto di Foce Verde!) all’interno della Centrale Nucleare.

Registriamo che, in tredici anni – diconsi tredici! – dalla firma di quell’Accordo di Programma nulla è stato fatto in questo senso.

È opportuno ricordare che stiamo parlando di svariati milioni di euro che, proprio in base a quanto previsto dall’Accordo di Programma, dovevano e devono essere impiegati esclusivamente in favore dei territori limitrofi alla Centrale Nucleare.

Siamo giunti, a distanza di qualche settimana, ad avanzare tale richiesta per la terza volta senza avere una riposta soddisfacente non tanto per le nostre forze politiche, quanto per i cittadini di Latina che vivono a due passi dalla servitù della Centrale Nucleare.

Non ci stancheremo di pretendere la massima chiarezza da parte dell’Amministrazione su un tema così importante per la crescita economica, sociale ed ambientale dei cittadini di Latina”.

Lo affermano in una nota i Capigruppo di FDI e Latina nel Cuore.

Mensa nella scuola di via Quarto: Latina nel Cuore presenta un’interrogazione sulla sua realizzazione

Era l’11 agosto 2021 quando in Comune veniva firmata la determina di acquisto di una nuova mensa prefabbricata di circa 190 metri quadri per il plesso che fa parte dell’IC Frezzotti-Corradini di via Quarto. Il costo dell’operazione, interamente sostenuto dall’Ente di Piazza del Popolo, era pari a 150mila euro e la nuova mensa avrebbe dovuto essere installata dopo i lavori di realizzazione della piattaforma.

Tuttavia, a più di sette mesi di distanza da quella data, presso la scuola di via Quarto non vi è traccia di alcun cantiere. A che punto è l’iter dei lavori? Sono sorti dei problemi alla realizzazione dell’opera? Nonostante le promesse fatte dal sindaco Coletta durante la sua visita nel mese di settembre, infatti, giunti quasi al termine dell’anno scolastico non è presente neanche il classico nastro biancorosso di segnalazione lavori. 

Chiediamo dunque al Comune di essere messi al corrente su tempi e modalità degli interventi previsti. Non possono essere i bambini e le loro famiglie, costretti a vivere una situazione precaria – soprattutto in periodo Covid –, a pagare per le inefficienze e i ritardi dell’attuale amministrazione. Il plesso di via Quarto necessita al più presto di una mensa e l’Ente di Piazza del Popolo, dopo aver pagato una ditta per la sua realizzazione, deve fare quanto in suo potere per accelerare i lavori: il rischio, infatti, è quello di privare i ragazzi di tale servizio anche il prossimo anno o, peggio ancora, obbligarli a convivere con un cantiere in corso mentre sono in classe.

Lo dichiarano i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Vincenzo Zaccheo, Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.

Inaccettabile che il Suap diventi un bancomat a richiesta. Occorre garantire certezza del diritto a tutti i cittadini

In riferimento alle deliberazioni di varianti al Prg approvate dal Consiglio Comunale, la cosiddetta “maggioranza di programma” si è rivelata essere nient’altro che una maggioranza virtuale. Se l’Aula ha potuto approvare tali deliberazioni, infatti, si deve al grande senso di responsabilità della coalizione di centrodestra che, nel corso della Commissione competente, ha garantito il numero legale. Di più, se in Consiglio Comunale si sono potute approvare le due varianti è merito della coalizione di centrodestra che, di nuovo, ha garantito il numero legale. Nel merito non possiamo che rallegrarci quando un’impresa decide di investire sul nostro territorio, creando così occupazione e ricchezza. Tuttavia, non possiamo essere favorevoli al metodo con il quale si è giunti alla approvazione di queste deliberazioni.

Infatti, rispetto ad un bando esperito diversi anni fa, fatichiamo a comprendere le ragioni per le quali una pratica ha seguito un percorso rispetto a quelle presentate dalle altre imprese. Il Suap non può essere inteso come una sorta di bancomat a richiesta, ma deve garantire certezza del diritto a tutti i cittadini. A tal proposito abbiamo chiesto che gli esiti di tale bando vengano portati all’attenzione della Commissione Attività Produttive.

A Piazza del Popolo pare si ignori il fondamentale principio della continuità amministrativa: negli anni si sono affidati incarichi, si è proceduto con dei bandi ricognitivi e a distanza di anni vi sono attività che non hanno ricevuto alcuna risposta dal Comune di Latina. Noi ci siamo assunti la responsabilità di consentire che queste deliberazioni venissero approvate, consci che il modus operandi dell’amministrazione Coletta ha danneggiato quelle stesse imprese che hanno risposto al bando. È del tutto evidente, infatti, che se vi fosse stata una pianificazione complessiva, non avrebbero dovuto attendere tutti questi anni per l’approvazione delle varianti. Lo stesso ragionamento vale, del resto, per l’impiantistica sportiva e le riconversioni industriali in zona H. Basterebbe aprire i cassetti dell’amministrazione – come fatto, del resto, per i bandi sulle periferie – per trovare una quantità inimmaginabile di studi, bandi, progetti.

L’amministrazione Coletta è del tutto priva di una visione complessiva e strutturale e procede a colpi di variante. Ricordiamo, ad esempio, quella approvata in piena campagna elettorale. Se l’avessimo fatto noi, a parti invertite, qualcuno avrebbe gridato al voto di scambio. La città di Latina ha bisogno, invece, di una pianificazione omogenea che garantisca la più ampia certezza del diritto erga omnes, non con il sospetto che vi possano essere “figli e figliastri”. Ci saremmo aspettati, dalla cosiddetta “maggioranza di programma”, un atteggiamento di rispetto e di considerazione verso la natura costruttiva della nostra opposizione. Alla nostra responsabilità hanno risposto con il linguaggio dell’insulto e della delegittimazione proprie di chi ha bisogno di occultare la propria inconcludenza con il trivio.

Lo affermano in una nota i Capigruppo di FDI e Latina nel Cuore.

Porto canale di Rio Martino ancora insabbiato, il centrodestra: «Non basta il dragaggio, serve intervento strutturale»

A distanza di quasi 30 giorni dal nostro ultimo intervento in relazione all’insabbiamento di Rio Martino, registriamo oggi la medesima situazione. Nel corso delle ultime ore, infatti, i pescatori sono stati nuovamente impossibilitati a svolgere il proprio lavoro dato che l’imboccatura del canale è rimasta completamente ostruita dalla sabbia, bloccando a riva le imbarcazioni. 

Il disagio vissuto da tutti gli operatori del settore, costretti a recarsi a Foce Verde per poter svolgere il proprio mestiere, certifica ancora una volta la miopia di un’amministrazione la quale in questi anni non solo non ha saputo valorizzare il territorio – non riuscendo ad attrarre il turismo legato anche al diporto nautico –, ma che ha creato una situazione drammatica legata ai pescatori e alle loro famiglie, impossibilitati a lavorare con l’indotto del turismo nautico e balneare. 

Il tempo scorre, la bella stagione si avvicina ma, a distanza di un mese dal nostro intervento, nonostante gli interessamenti dell’Assessore è ancora tutto in fase di stallo. A questo punto il solo dragaggio – tra l’altro, per quanto riguarda la concessione, siamo ancora al non pervenuto – non è più sufficiente; invece di utilizzare la problematica di Rio Martino per fare mera propaganda politica, in Comune si lavori al fine di realizzare un intervento strutturale che consenta l’uscita delle imbarcazioni, permettendo ai pescatori di svolgere il proprio lavoro senza imbattersi in disagi o impedimenti di alcun tipo.

Lo affermano in una nota l’On. Vincenzo Zaccheo;

I Consiglieri Comunali di FDI Matilde Celentano, Andrea Chiarato, Patrizia Fanti, Gianfranco Antonnicola, Gianluca Di Cocco;

I Consiglieri Comunali della Lega Giovanna Miele, Massimiliano Carnevale, Valeria Tripodi, Vincenzo Valletta, Roberto Belvisi, Alessio Pagliari;

I Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco, Mario Faticoni.

Assenze e offese della maggioranza in Consiglio comunale: come può Coletta parlare di rispetto?

Nel Consiglio comunale odierno il centrodestra ha deciso di abbandonare l’aula nel momento in cui la Consigliera Annalisa Muzio ha presentato una mozione che, per la fretta di dimostrare di saper “Fare”, non solo fa male, ma rischia anche di appesantire il lavoro degli uffici, senza peraltro ottenere alcun risultato. Entrando nel dettaglio, tale mozione chiede al Sindaco e alla giunta di intervenire su un argomento che è di competenza del Consiglio comunale e, più in particolare, della Commissione Affari istituzionali, l’unica che può affrontare il tema ed eventualmente apportare le dovute modifiche allo statuto comunale – al fine di inserire un organo di consultazione finalizzato ad ascoltare le istanze di tutti i quartieri e non solo quelle dei borghi.

Come se non bastasse, anche oggi – nonostante la tanto pretesa modalità mista – alcuni esponenti della maggioranza non hanno preso parte al Consiglio. Senza la nostra presenza, la maggioranza di programma non riuscirebbe a garantire il numero legale e, per senso di responsabilità, abbiamo dunque provato a far procedere lo stesso i lavori. Tuttavia, non siamo potuti rimanere indifferenti dinanzi all’ennesima mancanza di rispetto nei nostri confronti, quella che ci ha obbligati ad abbandonare l’aula a causa di un altro episodio che vede protagonisti i consiglieri della maggioranza, i quali non mancano occasione per sferrare attacchi personali fino a definire “folkloristici” o “paternalistici” i nostri interventi.

Quando il sindaco Coletta parla di rispetto, accusandoci di non averne mostrato nei confronti delle istituzioni abbandonando l’aula, chiediamo a quest’ultimo: definire “folkloristici” i nostri interventi è rispettoso? Non presentarsi in Consiglio comunale è rispettoso? Il primo cittadino si impegni ad insegnare ai componenti della sua coalizione a comportarsi con rispetto, dato che non è la prima volta che un membro del centrosinistra non ne dimostra nei nostri confronti, e poi pensi a fare la morale. 

Lo affermano in una nota i Consiglieri Comunali di FDI Matilde Celentano, Andrea Chiarato, Patrizia Fanti, Gianfranco Antonnicola, Gianluca Di Cocco;

I Consiglieri Comunali della Lega Valeria Tripodi, Vincenzo Valletta, Roberto Belvisi, Alessio Pagliari;

I Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco, Mario Faticoni.

Commissione Urbanistica: firmata la richiesta del centrodestra per l’adozione della Variante Speciale di Recupero dei Nuclei Abusivi

Sono ormai diversi anni che, come centrodestra, ci battiamo affinché venga approvata anche a Latina la Variante Speciale al Piano di Recupero dei Nuclei Abusivi, così come accaduto a Cisterna nel dicembre 2011. 

Secondo la Legge Regionale 28/80, infatti, i comuni del Lazio dotati di piano regolatore generale che presentano nel proprio territorio nuclei edilizi abusivi in contrasto tale strumento urbanistico possono provvedere ad adottare una speciale variante diretta al loro recupero. Tuttavia, nonostante nel comune di Latina ve ne siano circa 40, durante gli anni di amministrazione a guida Coletta non è stato fatto nulla per favorire l’adozione di tale piano.

Nell’ultima seduta della Commissione Consiliare “Urbanistica” abbiamo dunque firmato la richiesta del punto all’ODG della perimetrazione dei nuclei abusivi, protocollata durante i lavori del Consiglio comunale. È giunto infatti il momento di segnare un nuovo percorso da seguire, recuperando definitivamente diverse zone del nostro territorio e migliorando la qualità della vita dei cittadini, soprattutto per quelli che vivono in aree completamente prive di servizi essenziali. Bisogna adottare al più presto uno schema entro cui l’amministrazione comunale possa fare le sue scelte di pianificazione, recuperando il controllo sul territorio e, al contempo, rendendo la lotta all’abusivismo una priorità assoluta. 

Lo affermano in una nota i membri della Commissione Consiliare “Urbanistica, Rigenerazione urbana, Marina e Toponomastica” di Fratelli d’Italia Matilde Celentano e Patrizia Fanti, della Lega Giovanna Miele e di Latina nel Cuore Vincenzo Zaccheo.

Autostrada Roma-Latina, le società chiedono 700 milioni di indennizzo. Zaccheo: “L’incompetenza della sinistra costerà quasi un miliardo di euro”

Come se non bastassero gli innumerevoli ritardi che la realizzazione dell’Autostrada Roma-Latina sta subendo, è di qualche ora fa la notizia che le società che parteciparono alla gara d’appalto poi annullata hanno promosso due azioni risarcitorie per un indennizzo totale di quasi 700 milioni di euro – con la Sis del gruppo Dogliani che richiede un importo pari 688 milioni, mentre Webuild (ex Salini-Impregilo) di poco superiore ai 6. A fronte dei 491 milioni stanziati dal Cipe per la realizzazione dell’opera, il risarcimento risulta dunque quasi il doppio senza aver realizzato l’infrastruttura: la scelta di Zingaretti e della sinistra di azzerare il precedente progetto e di fare una revisione che separi l’Autostrada dalla Bretella Cisterna-Valmontone, dunque, appare oggi ancor più scriteriata.

Basti pensare che il progetto originario, già finanziato dal Cipe, era riuscito a mettere d’accordo le diverse forze politiche e sociali attraverso un tracciato condiviso e un pacchetto di opere e indennizzi che garantiva il minor consumo di suolo e la maggior efficienza dell’infrastruttura. Se si fosse seguito quest’ultimo, ora staremmo discutendo di un’opera già cantierizzata e che a breve avrebbe contribuito alla crescita e allo sviluppo della nostra provincia; al contrario, la scelta scriteriata di Zingaretti priverà la nostra città di opere compensative che con il solo bilancio comunale non potremo mai realizzare, un prezzo pagato sull’altare dell’alleanza con i cinque stelle e la sinistra più radicale e nella quale si identifica anche il sindaco Coletta.

E pensare che durante l’ultima campagna elettorale la sinistra spacciava per un grande risultato l’ennesima penalizzazione del nostro territorio! A causa della loro incompetenza, invece, l’opera potrebbe finire per sempre in soffitta, andando a gravare sulle tasche dello Stato per quasi un miliardo di euro e danneggiando lo sviluppo del nostro territorio, lasciato nell’isolamento più totale rispetto al resto d’Italia.

Lo dichiara in una nota Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina.

Possibile nomina di Francesco Passaretti a nuovo Direttore generale del Comune di Latina

Apprendiamo oggi sui giornali la notizia della possibile nomina di Francesco Passaretti a nuovo Direttore generale del Comune di Latina. Già vice Segretario generale e reduce dalla sostituzione dell’ex Segretaria Rosa Iovinella – nonché dirigente della polizia locale di Latina da dieci anni e attualmente dirigente del servizio protezione civile e polizia locale –, siamo convinti che la sua professionalità ed esperienza sarebbero adatte a svolgere tale cruciale ruolo. 

Persona preparata e competente, la possibile designazione di Francesco Passaretti a nuovo Direttore generale sarebbe ben accolta da tutto il gruppo consiliare di Latina nel Cuore. 

Lo dichiarano in una nota i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Vincenzo Zaccheo, Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.

PNRR: il Comune istituisca una cabina di regia formata da professionisti

Nelle ultime settimane il Governo sta attivando un numero sempre maggiore di bandi relativi al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza preparato dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di Covid-19. Tuttavia, l’amministrazione comunale di Latina non sembra essersi accorta del valore di tali risorse e, fatta eccezione per i due bandi del Ministero della Transizione Ecologica relativi al miglioramento della raccolta differenziata, non si è adeguatamente organizzata per poter accedere a tali finanziamenti, mostrando scarsa competenza e preparazione rispetto ad un tema di tale interesse. 

Cosa ha fatto o sta facendo per l’opportunità offerta, per il teatro D’annunzio, dal bando del Ministero dei Beni Culturali prossimo alla scadenza su l’ecoefficienza e la riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali pubbliche e private attive e nei cinema pubblici e privati attivi, anche in relazione ad interventi collegati alla climatizzazione, illuminazione, comunicazione e sicurezza? Cosa ha fatto o cosa intende fare per l’avviso atto a favorire le attività di inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora? E per quanto riguarda interventi che mirano al rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà, alle soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative rivolte alle persone anziane per garantire loro una vita autonoma e indipendente, ai servizi socioassistenziali domiciliari per favorire la deistituzionalizzazione, forme di sostegno agli operatori sociali per contrastare il fenomeno del burn out, nonché iniziative di housing sociale di carattere sia temporaneo che definitivo? Queste sono solo alcune delle perplessità e domande che i cittadini di Latina si pongono e a cui attendono risposte concrete e operative.

Già in tempi non sospetti l’On. Vincenzo Zaccheo aveva proposto la costituzione di una cabina di regia formata da un pool di professionisti capaci di accedere ai bandi relativi al PNRR e ottenere così finanziamenti che possano avere una ricaduta positiva sulla città, evitando, inoltre, continui bandi di affidamento a terzi per la redazione dei progetti – vedi quello sui rifiuti – con maggiori oneri, allungamento dei tempi e seri rischi di mancata partecipazione ai bandi. Ci teniamo dunque a ribadire come l’Ente di Piazza del Popolo debba investire al più presto su professionalità che possano occuparsi a 360° delle risorse messe a disposizione dal PNRR e non solo, istituendo una cabina di regia di natura tecnica che possa supportare l’attuale amministrazione indirizzandola verso quei bandi decisivi per il rilancio, lo sviluppo sostenibile e al passo dell’innovazione digitale e tecnologica richiesti dai cittadini e dalle imprese del territorio di Latina.

Lo dichiarano i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.