Autostrada Roma-Latina, le società chiedono 700 milioni di indennizzo. Zaccheo: “L’incompetenza della sinistra costerà quasi un miliardo di euro”
Come se non bastassero gli innumerevoli ritardi che la realizzazione dell’Autostrada Roma-Latina sta subendo, è di qualche ora fa la notizia che le società che parteciparono alla gara d’appalto poi annullata hanno promosso due azioni risarcitorie per un indennizzo totale di quasi 700 milioni di euro – con la Sis del gruppo Dogliani che richiede un importo pari 688 milioni, mentre Webuild (ex Salini-Impregilo) di poco superiore ai 6. A fronte dei 491 milioni stanziati dal Cipe per la realizzazione dell’opera, il risarcimento risulta dunque quasi il doppio senza aver realizzato l’infrastruttura: la scelta di Zingaretti e della sinistra di azzerare il precedente progetto e di fare una revisione che separi l’Autostrada dalla Bretella Cisterna-Valmontone, dunque, appare oggi ancor più scriteriata.
Basti pensare che il progetto originario, già finanziato dal Cipe, era riuscito a mettere d’accordo le diverse forze politiche e sociali attraverso un tracciato condiviso e un pacchetto di opere e indennizzi che garantiva il minor consumo di suolo e la maggior efficienza dell’infrastruttura. Se si fosse seguito quest’ultimo, ora staremmo discutendo di un’opera già cantierizzata e che a breve avrebbe contribuito alla crescita e allo sviluppo della nostra provincia; al contrario, la scelta scriteriata di Zingaretti priverà la nostra città di opere compensative che con il solo bilancio comunale non potremo mai realizzare, un prezzo pagato sull’altare dell’alleanza con i cinque stelle e la sinistra più radicale e nella quale si identifica anche il sindaco Coletta.
E pensare che durante l’ultima campagna elettorale la sinistra spacciava per un grande risultato l’ennesima penalizzazione del nostro territorio! A causa della loro incompetenza, invece, l’opera potrebbe finire per sempre in soffitta, andando a gravare sulle tasche dello Stato per quasi un miliardo di euro e danneggiando lo sviluppo del nostro territorio, lasciato nell’isolamento più totale rispetto al resto d’Italia.
Lo dichiara in una nota Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina.
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