Centrodestra, rinnovo delle concessioni agli ambulanti: “Approvata la nostra mozione con il contributo di Forza Italia e Fare Latina di Annalisa Muzio”

Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per il voto favorevole sulla mozione da noi portata all’attenzione del Consiglio Comunale sul rinnovo delle concessioni ai venditori ambulanti.

La mozione, votata all’unanimità in Commissione Attività Produttive, aveva già accolto correzioni e suggerimenti da parte del Capogruppo di Forza Italia Giuseppe Coluzzi.

Ci saremmo aspettati che, in Aula, i colleghi della sinistra che in Commissione pochi giorni fa avevano espresso il loro voto favorevole, confermassero il loro intendimento.

Così è stato per Forza Italia e Fare Latina di Annalisa Muzio a cui va il nostro ringraziamento per aver voluto, concordando un emendamento comune, esprimersi favorevolmente al rinnovo delle 800 concessioni agli ambulanti del nostro territorio.

Non comprendiamo le ragioni del repentino mutamento di opinione di Lbc e del Pd che, in Aula, si sono detti contrari alla stessa mozione che avevano votato pochi giorni prima.

Preso atto della spaccatura in seno alla cosiddetta “maggioranza di programma”, hanno deciso di astenersi per non far emergere ciò che è lapalissiano: vale a dire le molte difficoltà e diversità di pensiero all’interno della maggioranza.

Nel caso specifico si tratta di un impegno in favore di 800 lavoratori e delle loro rispettive famiglie, dell’anello debole del commercio a cui, secondo quanto indicato dal Governo Nazionale, non va applicata la cosiddetta Direttiva Bolkestein.

Noi saremo sempre dalla parte di chi lavora e di chi si trova a farlo sprovvisto di tutele e diritti.

Stupisce che la sinistra abbia smarrito, di fronte a questi valori, la sua identità più profonda.

Lo dichiarano in una nota il Consigliere Comunale di Latina nel Cuore Mario Faticoni, il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Andrea Chiarato e il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Di Cocco.

PEF SERVIZIO IGIENE PUBBLICA, ZACCHEO: “Dal libro che, dopo sei anni, state ancora scrivendo avete espunto la lettera P, come Programmazione e Pulizia”. PATRIZIA FANTI: “Per usare un eufemismo ci troviamo di fronte ad una città non in perfetta forma”

Il gruppo Consiliare “Latina nel Cuore”, per bocca dei Consiglieri On. Zaccheo, Dino Iavarone, Mario Faticoni e Renzo Scalco hanno espresso il loro voto negativo al Piano Economico Finanziario del servizio d’igiene urbana, alla presenza degli Assessori Bellini e Mellacina e del vertice di Abc.

“Prendiamo atto che l’Assessore Mellacina – ha detto l’On. Zaccheo – ci ha detto che nel mese di Maggio la riscossione della Tari equivale all’incasso di tutto il 2021. In ossequio al principio della continuità amministrativa, sarebbe interessante conoscere le  ragioni per cui  lo scorso anno si è riscosso il 50% in meno.

Ci chiediamo, poi, perché alcuni servizi importanti, come la pulizia delle caditoie, la disinfestazione e la derattizzazione siano stati esternalizzati, quando potevano essere in capo all’azienda. Non abbiamo ricevuto risposta al quesito, posto anche in Commissione, della mancata patrimonializzazione della sede di Abc, la quale paga al Comune un fitto di circa ‪143.000 euro.

Parlando del Pef di Abc, abbiamo più volte chiesto al management di Abc che ci venga illustrato il Piano Industriale, altrimenti navighiamo nel buio!

Un Piano industriale che, è bene ricordare, prevedeva nel 2019 il raggiungimento del 65% della raccolta differenziata, con un incremento annuo tra il 5-10%. Ci dite che il Comune di Latina, ad oggi, si attesta ad un 38% di differenziata. Lo prendiamo come un atto di fede anche perché, ad esempio, se la percentuale fosse di poco più bassa perderemmo la Bandiera Blu.

Servirebbe una differenziata a due velocità fra alta e bassa densità abitativa. Sarebbe impensabile trattare allo stesso modo la lottizzazione Cucchiarelli con i palazzoni della Q4.

La città, mai come in questi anni, versa in un degrado che è sotto gli occhi di tutti. Dal centro alla periferia, non c’è angolo di Latina che non necessiti di pulizia dei marciapiedi, sanificazione delle aree di pertinenza dei cassonetti, igiene pubblica nel suo complesso. Come ha ricordato, in occasione della sua audizione in Commissione Attività Produttive la Presidente di Confesercenti Susanna Gloria, le nostre amministrazioni pulivano i marciapiedi con le lance, almeno tre volte a settimana . 

Chiediamo, infine, un Consiglio Comunale monotematico sul ciclo dei rifiuti. Abc, infatti, è soltanto un piccolo segmento di un ciclo che va monitorato e chiuso. La chiusura della discarica di Borgo Montello, infatti, ci impone di pensare a soluzione che – ad esempio – altre realtà nazionali ed europee hanno percorso, come l’inertizzazione dei rifiuti”.

“Le critiche che vi rivolgiamo – ha fatto presente il Consigliere Faticoni – sono dettate dalla pura onestà intellettuale. Il cittadino paga e pagherà di più, a fronte di un servizio carente o, per meglio dire assente. State costruendo un sistema dalla modalità orwelliana, per cui il lavoro che dovrebbe svolgere l’azienda è, di fatto, in capo al cittadino che vedrà un aumento della Tari previsto al 5%”.

La Consigliera di Fratelli d’Italia Patrizia Fanti ha ricordato “come a Latina ci sia stata sempre una sensibilità verso i temi ambientali e della raccolta differenziata. Tutto questo sistema di raccolta non nasce oggi, ma ha radici profonde. Negli anni 2000 la percentuale era al 37%, avendola noi trovata al 7%. Fummo premiati dall’allora Presidente della Regione di sinistra Marrazzo come Comune Riciclone. Vincemmo il primo premio, ‪100.000 euro per la sensibilità dei nostri concittadini.

Oggettivamente la città si presenta non in perfetta forma e ci chiediamo come farete a mantenere l’impegno di giungere, entro la fine dell’anno, al 54 % della raccolta differenziata. Le responsabilità non sono dei cittadini, forse neanche dell’amministrazione in toto, quanto del vertice di Abc che – evidentemente – mostra più di qualche criticità nel condurre al meglio questa macchina”.

Lo dichiarano in una nota i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore On. Vincenzo Zaccheo, Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni e la Consigliera Comunale di Fratelli d’Italia Arch. Patrizia Fanti.

Giovanni Delle Cave, Presidente Provinciale Associazione Nazionale Vittime della Strada: “Gravissimo che il Comune di Latina non abbia speso risorse per la sicurezza stradale. Annuncio fin d’ora lo sciopero della fame”

Ho letto con grande sgomento e rabbia le notizie apparse in questi giorni sulla stampa. 

L’amministrazione guidata da Damiano Coletta, come ha messo in luce nel suo intervento sul Rendiconto di Gestione l’On. Zaccheo, ha dimostrato di non avere a cuore la sicurezza stradale.

Si convocano Commissioni Consiliari soltanto a tragedie avvenute: l’ultima, in ordine cronologico, quella che ha riguardato Chiara Aggio, la ragazza di Norma morta sull’Epitaffio, senza una programmazione complessiva e soprattutto un impegno considerevole di risorse.

La sicurezza stradale si realizza, infatti, attraverso risorse, ma anche con l’educazione e la sensibilizzazione dei più giovani, con progetti mirati da portare nelle scuole.

Ricordo quando, nelle Amministrazioni a guida Zaccheo, si lanciavano campagne come “Usa la testa, indossa il casco”, oltre ad aver realizzato decine di rotatorie, marciapiedi e punti luce. 

Diminuirono considerevolmente gli incidenti stradali mortali di cui Latina, nessuno può saperlo più di noi, aveva il primato fra le diverse città italiane. 

Con l’On Zaccheo, negli anni, ci siamo scontrati molto spesso per via dei rispettivi caratteri non facili. Tuttavia, non posso non riconoscere che egli sia stato il Sindaco più sensibile sulla sicurezza stradale, forse anche per le tragedie familiari che hanno accomunato e sconvolto le nostre vite. 

Oltre alle risorse incassate dall’ente e non spese, la cosa che mi lascia basito è la distrazione di risorse dei parcometri per coprire un debito fuori bilancio di 547.000 euro. 

Qualche Consigliere Comunale, ripetendo a pappagallo quanto sostenuto dal Sindaco, ha detto è tutto legittimo in quanto il debito in questione riguardava il Tpl.

Non occorre essere dei giuristi o degli statisti per interpretare correttamente l’art. 7 comma 7 del Codice della Strada: i proventi dei parcheggi, infatti, sono vincolati al miglioramento del trasporto pubblico locale e ad implementare la sicurezza stradale: non certo per pagare un debito fuori bilancio del passato.

Ci serviremo della consulenza dei nostri legali, valutando su questo caso specifico, di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Tuttavia, vista la totale assenza di sensibilità ad un tema così dirimente per una comunità come la nostra, annuncio fin d’ora lo sciopero della fame che andrà avanti fin quando l’amministrazione comunale non stanzierà risorse importanti per la sicurezza stradale, che poi riguarda la sicurezza di tutti.

Presidente Provinciale Associazione Nazionale Vittime della Strada Giovanni Delle Cave

Mario Faticoni, Presidente Commissione Attività Produttive (Latina nel Cuore): “Dai commercianti un grido di dolore. La Ztl in centro? Prima i contenuti, poi il contenitore”. Zaccheo: “Si commissioni uno studio complessivo sul Nucleo di Fondazione”

Dopo molti colloqui con le varie sigle associative e di rappresentanza del mondo imprenditoriale e del commercio cittadino, ho ritenuto di convocare una Commissione Attività Produttive consentendo loro di poter dialogare con l’amministrazione comunale. Presenti gli Assessori Lepori e Bellini, unitamente ad alcuni volontari dell’Urban Center.

Italo Di Cocco, Presidente dell’associazione “Horeca Latina Lazio Sud”, non ha usato mezzi termini:“In 55 anni di vita vissuta a Latina, il centro in queste condizioni lo ricordo soltanto ai tempi del campo profughi. Attualmente la Ztl è un deserto, una isola infelice. Dobbiamo farla diventare un salotto, un divertimento per chi la vive”.

È intervenuta anche Susanna Gloria, Presidente di Confesercenti: “A Settembre saranno 7 anni di questa sperimentazione. Iniziò così, infatti, nel 2015. Siamo stati abbandonati a noi stessi, con delle transenne a dividere il traffico. A distanza di 7 anni ci troviamo esattamente al punto di partenza. Assistiamo agonizzanti alla desertificazione del centro storico. Chiediamo di ravvivare il centro riportando gli uffici, ad esempio l’anagrafe, i matrimoni all’interno del Palazzo Comunale ed una programmazione di eventi che possano portare le persone a tornare in centro”.

Sono poi intervenuti i colleghi Chiarato, Di Cocco e Tripodi chiedendo una rivisitazione complessiva del centro storico e della funzione di una Ztl che, di fatto, non prevedendo orari di apertura e chiusura, è una isola pedonale. Un plauso da parte delle associazioni intervenute per il lavoro di ascolto e coinvolgimento messo in campo dal Presidente Faticoni. Atteggiamento mostrato anche quando ha portato in Commissione il rinnovo delle concessioni per gli ambulanti riuscendo ad approvarlo all’unanimità.

Presente come uditore l’On. Vincenzo Zaccheo: “Apprezzo l’impegno dei volontari dell’Urban Center. Ma un sondaggio, uno studio serio non si affida a Google, ma si effettua su basi scientifiche ricorrendo ad istituti statistici. Altrimenti si rischia di innamorarsi troppo dei “click” come è accaduto al Movimento Cinque Stelle, che infatti non gode di ottima salute.

Prima che sui contenuti, occorre riflettere sul contenitore. Penso che l’amministrazione comunale, anche alla luce del Centenario della nostra città, debba commissionare uno studio complessivo sul Nucleo di Fondazione. L’obiettivo è quello di realizzare la Cittadella Universitaria. Soltanto allora la Ztl avrebbe un’anima ed una essenza precise. Altrimenti il rischio è che sia nulla di più che una jeanseria. L’università, gli studenti, richiederebbero servizi ed attività che muterebbero radicalmente il volto del centro storico.

Ecco perché dobbiamo destinare al Polo Pontino della “Sapienza” alcuni tra gli immobili di Fondazione più belli: l’Intendenza di Finanza, la Banca d’Italia, il Palazzo delle Poste, l’ex Catasto, l’ex Tabacchificio oltre, naturalmente, a Palazzo M su cui insiste un Accordo di Programma tuttora vigente. Grazie al centrodestra, attraverso proposte votate all’unanimità in Commissione, gli uffici anagrafe e stato civile torneranno in centro, i matrimoni potranno essere celebrati nel Palazzo del Comune. Tutto questo stimolerà i cittadini a riappropriarsi del Nucleo di Fondazione.

Non basta. Occorre programmare e costruire insieme una visione di città che poggi su due assi portanti: la Cittadella Universitaria nel Nucleo di Fondazione ed una rivisitazione complessiva della Marina attraverso il Porto di Foce Verde che, è bene ricordare, è stato inserito dal Presidente Zingaretti nel Piano Regionale dei Porti”.

Dino Iavarone, Capogruppo Latina Nel Cuore: “Risorse vincolate dei parcheggi utilizzati per coprire un debito fuori bilancio? Operazione non conforme alla norma del Codice della Strada”

Excusatio non paetita, accusatio manifesta. Ricorro ad un antico adagio latino per commentare le dichiarazioni dell’ex Assessore e collega Gianmarco Proietti. Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale sul Rendiconto di Gestione 2021, infatti, i colleghi Zaccheo e Faticoni hanno evidenziato come, nel 2020, l’amministrazione Coletta abbia impiegato risorse vincolate derivanti da parcheggi a pagamento per coprire un debito fuori bilancio di 547.000. Sarebbe persino superfluo definire tale operazione una distrazione di risorse, ma evidentemente l’ex Assessore al Bilancio Proietti ha le idee un po’ confuse.

L’art. 7 del D.lgs 285/92 (Codice della Strada) al comma 7 prevede specifiche finalità cui possono essere destinati i proventi dei parcheggi a pagamento. Somme vincolate dalla norma, dunque non utilizzabili per scopi differenti da quelli previsti dal già citato Art. 7 comma 7 del Codice della Strada. Ad esempio, tali risorse possono essere impiegate per finanziare il trasporto pubblico locale. Gli intenti del legislatore, dunque, appaiono evidenti: migliorare il Tpl, incentivare forme di mobilità sostenibile. Cosa diversa è pagare un debito fuori bilancio (anche qualora afferisse al Tpl) che, è bene ricordare, non riguarda un servizio “corrente”, ma questioni pregresse. Non è dunque conforme alla norma del D.lgs 285/92 impiegare i proventi dei parcheggi a pagamento per pagare debiti fuori bilancio di qualsivoglia natura.

Al di là degli aspetti normativi, invitiamo il collega a rileggersi il Rendiconto di Gestione appena approvato dalla sua maggioranza, afferente alla sua gestione amministrativa. Troverà un totale di 959.766.48€ di somme complessive non spese per il comparto sicurezza. Con particolare riferimento a quella stradale, basti pensare che non sono stati spesi i 40.000 € per il marciapiede di Via Litoranea a Borgo Grappa. Durante le amministrazioni guidate dall’On. Zaccheo, realizzammo nei Borghi e nei quartieri di nuova espansione marciapiedi, punti luce, rotatorie. Riuscimmo così ad invertite il triste primato che faceva di Latina una delle prime città per vittime della strada. Demmo vita a campagne educative e di sensibilizzazione che interessarono le nostre scuole. Senza alcun infingimento, non si attribuiscano responsabilità ad altri, tra cui Dirigenti e funzionari. Qui c’è una responsabilità politico-amministrativa molto chiara in capo al Sindaco ed al Segretario Generale. 

Sempre dal Rendiconto, le somme derivanti dai parcheggi e parcometri e non spese ammontano a 142.105.40€, quelle che riguardano la Marina a 271.804.77€, senza contare le tantissime altre risorse per la sicurezza stradale stanziate dal Ministero dell’Interno e che l’Amministrazione Coletta non ha utilizzato per la collettività. Una fotografia davvero nitida ed insieme disarmante che imporrebbe quantomeno il silenzio a chi ha governato la città negli ultimi sei anni. 

Prof. Dino Iavarone 

Capogruppo Latina nel Cuore

Rendiconto di Gestione 2021, Centrodestra: “Fotografia disastrosa per la città: il disavanzo di Latina è il doppio di quello dell’intera Regione Lazio”

Come è stato ricordato dal neo Assessore al Bilancio Mellacina, il Rendiconto di gestione non è altro che una fotografia dello stato in cui versa la città. Questa fotografia, lasciando parlare i numeri, appare drammatica: 295 milioni e 763 mila euro di residui attivi sommati ai 75 milioni di debiti non pagati, il giudizio che se ne può ricavare è impietoso. Sono 370 milioni, infatti, le risorse indisponibili per la città di Latina.

Il Comune di Latina ha più volte ignorato le censure e gli inviti della Corte dei Conti, organo terzo ed imparziale. La quale Corte evidenzia molte criticità ed irregolarità nella gestione finanziaria. In primo luogo, una conclamata incapacità di spesa; un’incapacità di pagamento dei debiti, incrementati ulteriormente da interessi moratori ed azioni dei creditori; incapacità di riscossione; mancata erogazione dei servizi; mancata equità fiscale: le riscossioni IMU e TARI, infatti, si fermano al 47%. A dimostrazione della fondatezza di questa analisi economica e finanziaria sfavorevole basterebbe leggere la Tabella dei Parametri Obiettivi dei Comuni. Gli enti locali che presentano almeno la metà dei parametri deficitaria sono, ex art. 242 comma 1 del T.U.E.L., strutturalmente deficitari. Il Comune di Latina su 8 indicatori ne ha 3 deficitari. Il 4° non viene sforato per un soffio, per uno 0. Se sforasse anche quello, infatti, il Comune di Latina sarebbe strutturalmente in deficit.

Impressionante la mole di risorse vincolate al risultato di amministrazione 2021 e non spese dal Comune. Per il sociale non risultano impiegati ben 4.683.699.00 euro. Non sono state erogate, in piena pandemia che ha messo a dura prova non soltanto l’aspetto sanitario, quanto quello sociale, misure per la solidarietà alimentare di euro 358.301.26 euro. Allo stesso modo, al 31 dicembre 2021 non risultano spesi 15.197.69 per la sanificazione. Nessuna somma impegnata per la tutela dei minori (127.093.10), per il supporto alle famiglie nel primo anno di vita del bambino (107.500.00), per le famiglie con minori nello spettro autistico (30.863.84). Nessuna risorsa impegnata per asili nido, università, sicurezza.

Una perla del 2020, a proposito di sicurezza stradale: un avanzo vincolato dei parcometri è stato utilizzato per coprire un debito fuori bilancio di 547.000 euro. Secondo l’art. 7 comma 7 del Codice della Strada, le risorse a destinazione vincolata vanno spese per le finalità specificamente previste dalla normativa per evitare danni erariali o una distrazione di risorse. Il Sindaco ci aveva detto che avremmo scritto il Bilancio insieme, a quattro mani. Se queste sono le premesse, quell’invito si riduce ad una buona intenzione svanita nel nulla.

Purtroppo assistiamo da sei anni alla totale assenza di programmazione, pianificazione ed il rendiconto – fotocopia di quelli pregressi – non è nient’altro che una fotografia fedele di un preoccupante vuoto amministrativo. Ci chiediamo come facciano i colleghi del PD, di Forza Italia e della Signora Muzio ad essere gregari di questo clamoroso fallimento politico – amministrativo.

On. Vincenzo Zaccheo

Cons. Matilde Celentano – Capogruppo FDI

Cons. Massimiliano Carnevale – Capogruppo Lega

Cons. Dino Iavarone – Capogruppo Latina nel Cuore

Rotonda di Borgo Sabotino, Renzo Scalco di Latina nel Cuore: “Bene l’impegno del Presidente della Provincia Stefanelli”

“Desidero ringraziare il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli per l’impegno che si è assunto nel riqualificare la rotonda di Borgo Sabotino”.

Lo dichiara in una nota il Consigliere Comunale di Latina nel Cuore Renzo Scalco.

“La mia attenzione nei confronti dei borghi e di tutta la zona del lungomare è costante e, in questo senso, non posso che apprezzare l’interessamento del Presidente Stefanelli nel riqualificare la rotonda situata a Borgo Sabotino, nonché la fontana al suo interno, entrambe realizzate dalla Provincia.

Dopo un confronto proficuo e costruttivo, il Presidente Stefanelli ha dato disposizione all’ufficio dei lavori pubblici di restaurare e valorizzare l’intera opera, così centrale nella vita del borgo e di tutta la zona limitrofa e che merita di tornare al più presto ai fasti del passato.

Inoltre, confido che il suo impegno sia di esempio al Comune di Latina per riqualificare – così come previsto nelle Commissioni Consiliari – la fontana “degli Alpini” su via del Lido, realizzata in vista dell’82° adunata Nazionale degli Alpini e che da sei anni versa ormai nel più totale stato di abbandono”.

Centrodestra: “Dal Sindaco soltanto parate e tour elettorali, senza il coinvolgimento né dell’opposizione né della sua stessa coalizione. Da 4 mesi chiedevamo un’audizione della Sogin: la audiremo in Trasparenza”

Rimaniamo davvero sconcertati nel constatare il modus operandi del Sindaco Damiano Coletta. Ricordiamo bene quando, in occasione del Consiglio Comunale di insediamento, egli propose a tutte le forze politiche – maggioranza ed opposizione – un comune impegno e dialogo sulle principali questioni amministrative. Si pose, citiamo testualmente, come “il garante” per una ampia collaborazione, nel nome dei superiori interessi della città. Quell’impegno, a distanza di pochi mesi, è divenuto lettera morta! 

Damiano Coletta sembra muoversi, infatti, non già come un Sindaco primus inter pares, ma come il “Capitano” (per usare un lessico calcistico che apprezza molto) di Lbc. Lo abbiamo constatato in diverse occasioni, non ultima la visita presso la Centrale Nucleare di Borgo Sabotino. È dall’inizio della consiliatura che abbiamo chiesto al Sindaco e ad autorevoli esponenti della “maggioranza programmatica” di avere una audizione con la Sogin per fare il punto della situazione sul decommissioning. Alle nostre richieste è stato eretto un muro di silenzio tant’è che, grazie alla sensibilità del Presidente della Commissione Trasparenza Andrea Chiarato, avremo modo di audire la Sogin il 1° giugno. Un Sindaco, su un capitolo così dirimente per la nostra città, non si dovrebbe muovere senza coinvolgere le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Questo modo di procedere è tutto il contrario della trasparenza e della partecipazione. 

Come amava ripetere il Presidente Giulio Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”: non sarà che questo attivismo solitario sia propedeutico alle imminenti elezioni regionali?

Potremmo citare molte altre occasioni, dall’inaugurazione della Casa Cantoniera di Borgo Sabotino, alle molteplici manifestazioni di questi giorni (che, infatti, non pochi mal di pancia hanno creato anche all’interno della maggioranza!) in cui il Sindaco privilegia la sua lista civica escludendo non solo la minoranza, quanto la sua stessa “maggioranza di programma”. 

La delicatezza del momento storico che ci troviamo ad affrontare, la complessità della fase amministrativa e le turbolenze che si registrano quotidianamente all’interno della maggioranza, imporrebbero un atteggiamento di consapevole responsabilità e di spogliarsi dalla maglia della propria formazione politica, per indossare quella della città di Latina. 

Cons. Matilde Celentano – Capogruppo FDI 

Cons. Massimiliano Carnevale – Capogruppo Lega 

Cons. Dino Iavarone – Capogruppo Latina nel Cuore

On. Vincenzo Zaccheo e Renzo Scalco, Latina nel Cuore: “Per la Marina di Latina la parola magica è programmazione. Serve un Assessorato dedicato esclusivamente al nostro mare. Riprendere il Porto di Foceverde e la Casa Cantoniera di Capo Portiere”

La parola magica è programmazione. Non soltanto per la Marina di Latina e la stagione estiva che, di fatto, sta per partire, quanto per gli altri settori strategici della nostra città, dai lavori pubblici, all’urbanistica, alla cultura.

Diversamente, si procede giorno per giorno senza avere chiara un’idea coerente di programmazione e sviluppo della città.

La Marina di Latina, per la sua estensione, potrebbe e dovrebbe essere vissuta dai cittadini e dai turisti trecentosessantacinque giorni l’anno.

La pulizia della spiaggia, ad esempio, ha un senso se operata anche nei mesi invernali, non in piena stagione estiva. Così come, ad esempio, la manutenzione delle scuole si dovrebbe effettuare nei mesi estivi e non in pieno anno scolastico!

Per non parlare della raccolta porta a porta, del tutto inesistente sul nostro Lungomare e che, a proposito di programmazione, diventerà operativa in “altissima” stagione, vale a dire dal mese di ottobre. 

Oltre alla mancata programmazione, sulla Marina di Latina c’è una grande assenza di visione a cominciare dalla organizzazione politico-amministrativa. Come è possibile che l’Assessore al Turismo Lepori non abbia, fra le sue deleghe, anche la Marina? Un Assessore al turismo che non si occupa di mare è, come minimo, un Assessore a mezzo servizio.

Non si può, a nostro avviso, operare un rilancio della Marina di Latina senza riprendere il progetto del Porto di Foce Verde. Naturalmente, dopo vent’anni il progetto del Prof. Noli andrebbe riattualizzato, ma se la Regione Lazio a guida Nicola Zingaretti ha inserito il Porto di Foce Verde nel Piano Regionale dei Porti, ne condivide l’impianto e la fondamentale importanza che quest’opera avrebbe per il nostro territorio.

Oltre ai progetti di visione, c’è un tema che riguarda una diffusa sciatteria di tutto il territorio della nostra Marina: pensiline degli autobus fatiscenti, gli stessi mezzi di trasporto pubblico locale invisibili, fino al bizzarro caso dell’illuminazione.

Questa amministrazione comunale è finita sulle televisioni nazionali per l’illuminazione pubblica accesa h24 anche in pieno giorno e, come se non bastasse, un nostro concittadino ha documentato in un video ripreso dai social che, volendo tornare da Capo Portiere a Latina in bicicletta, l’illuminazione nelle ore notturne è del tutto inesistente. Per una città come la nostra, che ha sempre avuto il triste primato degli incidenti autostradali, tutto ciò rappresenta una preoccupante involuzione.

Cosa dire, invece, della fontana “degli Alpini”, su Via del Lido? Fu realizzata grazie alle risorse intercettate dalla nostra amministrazione in vista dell’82° Adunata Nazionale degli Alpini tenuta nella nostra città e da sei anni versa nel più totale stato di inutilizzo ed abbandono.

Sarebbe anche importante verificare, attraverso una interlocuzione con il Consorzio di Bonifica, la disponibilità della Casa Cantoniera di Capo Portiere. Costituirebbe, infatti, la sede naturale della Capitaneria di Porto, salvo prevedere la possibilità di istituirvi un ufficio comunale dedicato alla Marina.

Continueremo ad avanzare, in Aula e nelle Commissioni, le nostre idee e le nostre proposte ma, in piena onestà intellettuale, dobbiamo registrare la totale assenza di programmazione e di progettualità politica quale tratto distintivo dell’Amministrazione Coletta.

Lo dichiarano, a margine della Commissione Attività Produttive, Lavoro e Turismo l’On. Vincenzo Zaccheo ed il Consigliere Renzo Scalco.

Luci spente a notti alterne sulla via verso il mare, Latina nel Cuore: «Punta dell’iceberg di una situazione di degrado causata da questa amministrazione»

Negli ultimi mesi numerosi cittadini ci hanno segnalato l’ennesima situazione di disagio legata al lungomare di Latina. Dalla primavera del 2021, infatti, il Comune ha programmato in maniera del tutto arbitraria di spegnere a notti alterne l’illuminazione pubblica sulla via che porta verso il mare, lasciando completamente all’oscuro tanto la strada quanto la pista ciclabile ad essa adiacente.

Si tratta di un enorme impedimento sia per quei ciclisti, sportivi e ragazzi in monopattino che amano percorrerla nelle ore notturne – costretti senza alcuna visibilità a fare lo slalom tra le innumerevoli buche –, sia per gli automobilisti che transitano sulla strada – nel recente passato già teatro di numerosi sinistri ­visti anche gli anni trascorsi dall’ultimo intervento per la sicurezza stradale effettuato da questa amministrazione.

Una situazione di disagio che va a braccetto con il degrado e lo squallore che affligge tutta la zona del lungomare. Non solo la spiaggia è sporca e piena di rifiuti, ma anche il marciapiede che la costeggia – da Capoportiere fino ad arrivare alla Passeggiata Portoghesi – è completamente dissestato e pieno di buche, al pari della strada dove circolano le macchine, la quale presenta un manto stradale da terzo mondo. Per non parlare della segnaletica orizzontale – ormai praticamente scomparsa –, di quella verticale – del tutto fatiscente –, della pubblica illuminazione – costantemente in funzione anche di giorno e finita sotto i riflettori della stampa e delle televisioni nazionali – e dei cassonetti dell’immondizia, spesso stracolmi fino alla tarda mattinata. 

Un contesto di degrado che ha il suo culmine nell’insabbiamento del porto-canale di Rio Martino e nel ponte Mascarello, chiuso ormai da un lustro: viene da chiedersi se in Comune abbiano almeno studiato un piano per gestire il traffico che verrà a crearsi durante la bella stagione, evitando ai cittadini e ai turisti che trascorrono le vacanze nel nostro territorio di rimanere imbottigliati per ore in macchina, in particolar modo nei giorni festivi.

Le migliorie da apportare sarebbero innumerevoli, a partire dall’immobile situato a Capo Portiere, di proprietà del Consorzio di Bonifica e dato in affitto ad un privato ora non più proprietario della struttura alberghiera: un edificio che sarebbe utile per la Capitaneria di Porto, la quale non trova sede nel Lido di Latina; ma anche la bellissima fontana in via del Lido, ferma ormai da tempo e che attende di tornare in funzione. 

Il lungomare dovrebbe essere la cartolina d’ingresso della città e andrebbe valorizzato in ogni suo aspetto, favorendo l’afflusso di cittadini e turisti da cui possa trarre beneficio il commercio della zona, e non penalizzarlo con continue chiusure del traffico o, peggio ancora, spegnendo la pubblica illuminazione nelle ore notturne. 

Lo dichiarano i Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.