Inquinamento del voto, Zaccheo: “Coletta sminuisce nonostante la sentenza del Consiglio di Stato e racconta una storia che non corrisponde alla realtà”

“In queste ore stiamo assistendo a mistificazioni da parte dell’ex sindaco Damiano Coletta in merito alla sentenza espressa nella giornata di ieri dal Consiglio di Stato. 

Non fatevi ingannare. La sentenza è stata chiara: si torna alle urne in 22 sezioni perché il voto è stato inquinato. Lo ha decretato prima la Prefettura con il riconteggio delle schede, poi il Tar de Lazio e ora anche la sentenza di ieri. 

Per i giudici del Consiglio di Stato ci sono state violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro generale di inquinamento del voto. La sentenza parla di illegittimità compiute talmente gravi da superare addirittura la questione della scheda ballerina.

E cosa fa Coletta? Va in giro a raccontare una storia che non corrisponde alla realtà, adducendo ogni responsabilità all’inesperienza dei componenti dei seggi. Non è così. In una sezione sono stati rinvenuti ben 300 voti in più rispetto ai votanti. Chi li aggiunti non si sa, ma certamente non può essere stata negligenza o imperizia. Il dolo c’è ed è evidente. È preoccupante che un ex Sindaco voglia sminuire un fatto così grave e proporsi per tornare a governare”.

Lo dichiara in una nota l’On. Vincenzo Zaccheo.

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