Sentenza del TAR, il Centrodestra: “Paventate gravi irregolarità, trasparenza di Coletta solo uno slogan: ma la giustizia ha fatto il suo corso, ora tocca ai cittadini”

La sentenza emessa ieri dal TAR non fa altro che svelare opacità e mancata trasparenza nelle operazioni di voto andate in scena lo scorso ottobre. Mentre dall’altra parte si appellano all’“inesperienza degli scrutatori”, la realtà racconta di gravi irregolarità sistemiche a danno del candidato sindaco Vincenzo Zaccheo e di altrettanti potenziali candidati consiglieri comunali. L’esito del ricorso al TAR sancisce tuttavia il valore della legalità, facendo finalmente venire a galla la verità. La tanto decantata trasparenza dell’amministrazione Coletta si conferma, oggi più che mai, solo uno slogan: sono state infatti paventate gravi irregolarità.

E mentre Coletta si dice “dispiaciuto” per la fase di stallo che la città dovrà vivere, i cittadini non dimenticano di certo il suo immobilismo e quello della sua amministrazione negli ultimi otto mesi: disservizi, pericoli e mancanze che da troppo tempo sono costretti a sopportare. Strade dissestate e piene di buche, rifiuti maleodoranti ammassati in grandi quantità ad ogni angolo della città, il carente e malfunzionante servizio di raccolta differenziata Porta a porta, la cancellazione della cultura causata dalla chiusura del teatro e della biblioteca; e ancora, la scarsa attenzione verso il mondo dell’infanzia, con parchi ed aree gioco completamente abbandonate a sé stesse, ma soprattutto gli oltre 6 milioni persi per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole, nonché la mancata manutenzione del verde, il completo abbandono del lungomare – con luci spente di notte e accese di giorno, alberi che crollano su macchine in transito e fognature che esplodono sotto la strada – e , infine, quello delle periferie e dei borghi. 

Coletta e la sua amministrazione hanno reso celebre la nostra città in tutta Italia solamente per demeriti e record in negativo e, dopo la “Maglia nera” per la raccolta differenziata e il terzultimo posto tra i comuni del Lazio nel dossier di Legambiente “Comuni Ricicloni 2021”, il servizio televisivo di “Striscia la Notizia” per l’insabbiamento del porto canale di Rio Martino e quello di “Fuori dal Coro” per le luci accese di giorno sul lungomare, l’84° posto su 107 comuni italiani nella classifica de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita dei bambini, i primi posti per fallimento delle imprese secondo la Cgia di Mestre e per dispersione idrica secondo SkyTg24 – nonostante gli aumenti sulla bolletta dell’acqua, al pari di quelli della Tari – ecco una macchia infamante come quella emersa dal verdetto del TAR. Tuttavia, la giustizia ha fatto il suo corso e ha fatto decadere Coletta e la sua disastrosa “maggioranza di programma”, concedendo alla città una seconda opportunità: ora tocca ai cittadini fare il loro. 

I Consiglieri Comunali di FDI Matilde Celentano, Raimondo Tiero, Andrea Chiarato, Patrizia Fanti, Gianfranco Antonnicola, Gianluca Di Cocco;

I Consiglieri Comunali della Lega Giovanna Miele, Massimiliano Carnevale, Valeria Tripodi, Vincenzo Valletta, Roberto Belvisi, Alessio Pagliari;

I Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.

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