Commissioni consiliari: dopo quattro mesi il sindaco Coletta non riesce a varare la giunta definitiva mentre la sinistra che lo sostiene tenta di sovvertire il consenso popolare con atti illegittimi

Più di tre mesi fa il risultato elettorale aveva definito la composizione del Consiglio Comunale,assegnando la maggioranza dei componenti ai partiti del centrodestra. Tuttavia, il sindaco Coletta, per poter governare la città piuttosto che condividere equamente le responsabilità con tutte le forze politiche, ha preferito imporre il proprio modello organizzativo per poi chiederne l’adesione ai singoli gruppi consiliari, promettendo l’inserimento di punti programmatici nelle sue linee di mandato senza alcunagaranzia di fattibilità.

Come Centrodestra, in tutte le riunioni per la composizione delle commissioni consiliari abbiamo sempre avanzato proposte nel pieno rispetto del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, a differenza di quanto fatto dal centrosinistra, il quale prima ha portato avanti un modello di scelta, salvo poi cambiare idea e proporne uno nuovo grazie al quale la coalizione del sindaco avrebbe avuto la maggioranza. Come se ciò non bastasse, dopo l’adesione del consigliere Pagliari alla Lega si era resa necessaria un’assegnazione diversa dei seggi e, anche quella volta, dai partiti di centrosinistra eranoemerse diverse opinioni sul metodo da utilizzare per la ripartizione dei componenti nelle commissioni.

Acquisito il parere dell’Avvocatura, l’ufficio di Presidenza aveva predisposto la proposta di delibera per la composizione delle commissioni consiliari, che però non aveva avuto il visto del suo responsabile in quanto lo stesso inspiegabilmente non condivideva la ricostruzione giuridica posta in essere dall’Avvocatura. Adesso, del tutto arbitrariamente, la Segreteria Comunale ha predisposto una nuova proposta di delibera contenente due metodi di attribuzione dei componenti nelle commissioni consiliari, di cui uno è proprio quello previsto dalla precedente proposta respinta in quanto dichiarata non conforme dalla stessa Segretaria Comunale. Il risultato è un incredibile e inaccettabile caos istituzionale dovuto ad una condotta non condivisibile, non rispettosa dei ruoli e delle istituzioni e soprattutto illegittima – dato che è in contrasto non solo con il regolamento comunale e con il parere espresso dall’Avvocatura, ma anche con il metodo di formazione delle commissioni seguito dalla stessa amministrazione nella precedente consiliatura. 

Delle due l’una: o si è compiuto un abuso cinque anni fa o lo si sta compiendo adesso. Per noi del Centrodestra lo si sta commettendo adesso, alla faccia della tanto sbandierata legalità. Si registra un tentativo di sovvertire la volontà popolare, cercando di convincere i cittadini di essere in maggioranza nonostante i risultati elettorali abbiano detto altro: ma la città non abbocca. Ci opponiamo con forza a tale prevaricazione istituzionale e, inoltre, a chi ci accusa di strumentalizzare tale questione rispondiamo: chi è frena il sindaco dal nominare la giunta? Non è un segreto che manchi ancora un Assessore per completare quest’ultima: di chi è la responsabilità, del primo cittadino o delle forze politiche?

Per questo motivo Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore dichiarano che non intendono in nessun modo partecipare alla stesura né tantomeno all’approvazione di una delibera che riteniamo illegittima e cheprovvederemo ad impugnare di fronte al Tribunale Amministrativo. 

Lo affermano in una nota i Capigruppo di FDI, Lega e Latina nel Cuore.

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